Confesso che ho amato
farmi prendere in braccio
Confesso che ho amato
passare ore sotto il letto di Dani in compagnia della mia fantasia e di qualche pupazzo
Confesso che ho amato
guardare Portobello con la testa sulle gambe di mia mamma, dopo aver fatto il bagno
Confesso che ho amato
la pallina di spugna e la sedia come porta
Confesso che ho amato
giocare con Bido, anche quando mi legnava a ping-pong
Confesso che ho amato
l'emozione di Bido quando mi ha chiesto di essere il suo testimone di nozze
Confesso che ho amato correre dietro a un pallone, con il sole, sotto la pioggia e anche la neve
Confesso che ho amato
trovare il Risiko impacchettato per Natale e nascosto nell'armadio dei miei
Confesso che ho amato
il rumore del caricamento dei giochi del Commodore 64
Confesso che ho amato
la serie tv Saranno famosi, le canzoni di Ramazzotti e i romanzi di De Carlo (Due di due su tutti)
Confesso che ho amato
cantare nel coro della chiesa
Confesso che ho amato
la gioia o la tristezza che può dare un gol
Confesso che ho amato
sedermi in fondo nel pullman della gita
Confesso che ho amato
andare e tornare da scuola con le cuffiette del walkman in testa
Confesso che ho amato
scrivere i bigliettini a una serie infinita di ragazze, e ogni volta era la cosa più importante del mondo
Confesso che ho amato
ridere con Diego fino a non respirare più
Confesso che ho amato
limonare sulla spiaggia sentendomi un gran figo
Confesso che ho amato
cazzeggiare per ore al telefono con Pietro e con Rampa
Confesso che ho amato conoscere quella ragazza che ci guardava giocare a beach volley ed entrare nel suo cuore, a sorpresa
Confesso che ho amato
avere incontrato una Misia Mistrani e ritrovarla dopo esserci persi
Confesso che ho amato
farmi quel tatuaggio dopo il congedo
Confesso che ho amato
il sorriso di mio padre quando mi sono laureato; la sua serenità d'animo. Sempre.
Confesso che ho amato
arrivare in discoteca in orari improbabili e già ubriaco
Confesso che ho amato andare a dormire che era già giorno
Confesso che ho amato
vedere il mio nome stampato sul giornale
Confesso che ho amato quel viaggio fino a Roma fatto con Albi
Confesso che ho amato
tenere Vale in braccio e trovarla ancora al mio fianco, donna e sorellina
Confesso che ho amato
imparare a perdonare
Confesso che ho amato camminare, sguardo verso l'alto, per le strade di Manhattan
Confesso che ho amato
riunire un pezzo di famiglia spezzatosi tra troppi rancori
Confesso che ho amato
immaginarmi migliore di quanto sono
Confesso che ho amato
il piccolo Rachid che mi corre incontro e mi abbraccia senza avermi mai visto prima
Confesso che ho amato
trovare sul mio cammino ragazze/donne che, in un modo o nell'altro, mi hanno aiutato a crescere
Confesso che ho amato
fare all'amore senza mai togliere gli occhi dai suoi
Confesso che ho amato
svegliarmi con lei accanto
Confesso che ho amato
avervi intorno, amici e amiche, in tutti questi anni, chi da tanti chi da pochi; pazienti e presenti
Confesso che ho amato
quella ragazza conosciuta su un'isola e baciata per la prima volta in una città di mare e che se ne è andata lasciandomi a fissare il vuoto fuori e dentro di me
Confesso che ho amato
e che vorrei tornare ad amare
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