martedì 15 novembre 2011

Diario del bike sharing - 6

Ve lo dovevo, questo post arriva un po' in ritardo per almeno un paio di ragioni e, per un po' di tempo, sembrava potesse essere l'ultimo, invece probabilmente non sarà così, ma andiamo con ordine.
Dall'ultimo fallimentare tentativo sono finalmente riuscito a mettermi in contatto con il numero verde di [TO]Bike, che gentilmente mi ha tenuto compagnia nel fare un altro paio di tentativi miseramente falliti mentre loro, al telefono mi dicevano di avvicinare la tessera, allontanare la tessera, leggere il numero scritto sulla torretta, leggere il numero scritto sulla bicicletta, riprovare, aspettare 5 minuti e riprovare, abbandonare, dir loro dove e a che ora avessi provato le altre volte, nel frattempo riprovare e via così fino all'abbandono definitivo.
L'unica soluzione praticabile a questo punto sembrava il cambio di tessera e così ho fatto, una bella mattina sono andato al negozio [TO]Bike, fatto presente il problema e in un attimo mi hanno dato una nuova tessera dicendo che probabilmente la mia era nata sfortunata proprio in fase di produzione. Sono uscito e speranzoso sono andato alla prima stazione per provare a prendere una bici e andare a fare delle commissioni...
Non riesco qua a descrivervi l'emozione che ho provato quando finalmente, per la prima volta, non si è accesa la luce rossa, ma ha lampeggiato quella verde e ho sentito lo sconosciuto "clack" che mi avvisava che la bicicletta era libera, potevo usarla, pedalare, andare in giro, godere di tutta questa nuova libertà; solo quel giorno l'ho usata 4 volte, sono andato a fare commissioni, sono tornato a casa, sono andato in palestra, una nuova vita insomma.
Nei giorni successivi quasi tutto sembrava girare come un orologio, certo, ho continuato a non trovare biciclette al mattino alla stazione di piazza Adriano, ma riuscivo ad usarle per gli spostamenti di lavoro al pomeriggio, per tornare a casa dopo l'ufficio, per uscire la sera, è stato talmente inebriante che una sera, al ritorno da una trasferta per lavoro, anche di fronte alla pioggia, ho preso la bicicletta e ci sono tornato a casa, così, sotto le prime gocce autunnali...
Certo, una mattina ho finalmente trovato una bicicletta nella stazione sotto casa, ho provato a prenderla e di nuovo è tornato il vecchio suono, quello che accompagna la lucina rossa, ma non mi sono preoccupato più di tanto "il problema sarà della bicicletta, della stazione" mi son detto "non certo della mia nuova tessera"; infatti le altre volte che l'ho usata tutto funzionava regolarmente. Poi la scorsa settimana una sera, all'uscita dal lavoro, alla solita vecchia stazione 28, sì, quella di corso Matteotti angolo corso Re Umberto c'è di nuovo una sola bicicletta e di nuovo si accende la lucina rossa: fuori servizio, mi ripeto come un mantra che sarà un caso, colpa della bici, della torretta, non certo della tessera e m'incammino verso casa.
La mia fiducia così è ancora intatta quando il giorno dopo, sceso dal treno a Porta Susa dopo l'ennesima trasferta di lavoro, vado alla stazione 24, quella di corso Inghilterra all'imbocco di via Duchessa Jolanda, ci sono 6 o 7 biciclette libere e disponibili, mi avvicino, alla prima, niente, la seconda, la terza, la quarta, tutte... tutte fuori servizio, luce rossa e quell'odioso bip che speravo di non sentire più, dunque c'è ancora qualcosa che non va, il problema risolto non è più così risolto, l'entusiasmo delle giornate in cui potevo godere di una bicicletta in ogni momento è passato e i problemi sembrano ancora quelli di qualche tempo fa, mi metto l'animo in pace e capisco che l'avventura continua...

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