venerdì 10 febbraio 2012

Specchio Riflesso - 10 febbraio

Anche questa settimana le risposte alle domande che i lettori de La Stampa non potevano proprio non fare.

7 febbraio


Un lettore scrive:

«Qualcuno si è accorto che i bus di Torino sono senza riscaldamento e che in metropolitana si gela? Vi sembra un servizio adeguato soprattutto con queste temperature e con l'aumento del biglietto? Sentendo discorsi fra autisti Gtt sembrerebbe che per risparmiare, l'impianto del riscaldamento per i passeggeri sia stato scollegato, penso che adotteranno la stessa strategia per l'aria condizionata d'estate».

EMANUELA

Emanuela, a parte che immagino tu sia una lettrice e non un lettore, ma poi, davvero, sinceramente, io capisco anche che d'estate accendere l'aria condizionata possa far consumare un po' più di benzina, ma il riscaldamento dei bus durante l'inverno, secondo te, collegato o scollegato, che consumi può avere? E poi già questa risposta è sprecata, perché NO, non mi sono accorto né che sono senza riscaldamento né che si gela.

Un lettore scrive:
«In caso di nevicate e gelo il trasporto ferroviario dovrebbe consentire di spostarsi in condizioni di sicurezza, evitando situazioni di pericolo che si possono trovare sulle strade. Come mai da qualche anno a questa parte il Gruppo Ferrovie dello Stato non mette in atto quelle pratiche che consentirebbero una circolazione quasi regolare dei treni in caso di situazioni di meteo avverse? Come mai gli scambi non sono riscaldati e si ghiacciano? Come mai non vengono mandati dei locomotori isolati per tener pulite le linee? Come mai non ci sono locomotori diesel pronti nelle principali stazioni per andare in soccorso dei treni fermi in linea? Come mai le locomotive non vengono tenute sempre accese, per evitare problemi in fase di accensione?».
FRANCESCO MANFREDI


Come mai per 50 anni nessuno ha avuto la più pallida idea di chi fosse l'amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato e adesso lo sanno tutti? Perché Moretti vive in TV a parlarsi addosso, è probabilmente il peggiore e più incompetente a.d. che F.S. potessero avere e passa la sua vita in televisione a rilasciare interviste anziché preoccuparsi di mandare avanti l'azienda, evidentemente gli piace guardarsi le registrazioni, ma ritengo semplicemente impossibile che uno così possa fare qualcosa perché l'azienda che amministra faccia anche una sola delle cose che tu hai elencato, ecco come mai, caro Francesco.




8 febbraio


Un lettore scrive:
«Gli squatter che hanno abusivamente occupato la casetta nella Villa Tesoriera potrebbero rendersi utili e spalare la neve e il ghiaccio sui marciapiedi che sono pericolosi per i bambini e anziani. Penso che il vicinato li vedrebbe con occhio diverso...».
LUCA


Com'è che con tutti gli squat che ci saranno in una città come Torino, qua su Specchio dei Tempi ce l'avete solo con quelli che occupano alla Tesoriera?




9 febbraio


Una lettrice scrive:
«Vorrei che qualche dirigente Gtt mi spiegasse come può un’impiegata (stipendio medio 1000 euro) che abita fuori Torino e lavora in corso Turati (zona pre centro) a pagare 75 euro al mese di posteggio. Non si è mai visto al mondo un aumento da 33 a 75 euro da un giorno all’altro!! sono impazziti? Come possono pensare che ce lo possiamo permettere? L’unica è lo sciopero, ma immagino che si staranno già sfregando le mani pensando all’incremento del numero di auto in contravvenzione... per necessità, non per cattiva fede! Vergogna!».
VALERIA BINDI


Valeria, purtroppo devo darti una brutta notizia, tutti gli aumenti sono da un giorno all'altro, un giorno è così e il giorno dopo...puf...aumentati, è un po' come la storia di chi un attimo prima di morire era ancora vivo, ecco, è così, è dura da accettare, lo so, ma capita così, il tempo è una convenzione, per carità, ma tanti altri metodi io non li vedo.


Un lettore scrive:
«Vorrei che qualcuno mi spieghi il criterio adottato perché la zona Gran Madre, ricca di attività commerciali, punti di interesse turistici e ricreativi, è rimasta zona sosta a “tariffa ridotta”, mentre la zona compresa tra corso Massimo d’Azeglio, corso Bramante e corso Dante, dove, a parte i residenti, ci sono solo gli uffici della sede di Fondiaria-Sai (gli uffici de la Stampa traslocheranno tra poco) è stata riclassificata zona sosta a “tariffa ordinaria”.
«Mi sembra già esagerato un raddoppio delle tariffe, ma passare da 0,65 a 1,50 euro all’ora (+130%!!) è un furto, soprattutto se a farne le spese non saranno le signore munite di Suv che vanno a fare shopping o a prendersi un caffè al Gran Bar, ma dipendenti che per andare a lavorare devono prendere la macchina».
A.V.


Ciao A.V., ovviamente il criterio io non lo so (ah e poi, per dio, vorrei che qualcuno mi SPIEGASSE cazzo, SPIEGASSE, non mi spieghi), però posso immaginare che se avessero lasciato la sosta a tariffa ridotta per la zona in cui evidentemente parcheggi tu, da dipendente della Fondiaria-Sai, e l'avessero alzata da qualche altra parte non ti saresti indignato così tanto, tra l'altro, io capisco che i dipendenti per andare a lavorare debbano prendere la macchina, ma lì arriva anche comodamente la metropolitana, che per la zona Gran Madre ad esempio è invece un bel po' più scomoda, poi se è proprio vero quello che tu dici, che in quel blocco ci siano SOLO i tuoi uffici, allora devo anche pensare che invece intorno alla Gran Madre ce ne sono un bel po': aziende, banche, negozi... sai che mi stai facendo venire il dubbio che abbiano fatto proprio bene a fare quello che han fatto? Mi sa che il criterio lo sto iniziando a capire ed è anche giusto, inizi a capirlo anche tu? Poi il tuo concetto per cui un furto è differente a seconda di chi ne fa le spese invece è molto interessante, ma non ho dubbi che tornerai a sviscerarcelo in futuro.


Un lettore scrive:
«Molti anni fa, quando facevo ancora le scuole medie, le nevicate erano più abbondanti di oggi, tanto che sovente anche i tram non riuscivano più a viaggiare. Io abitavo alla borgata Parella e andavo a scuola nei pressi della Gran Madre di Dio. Erano circa 5 chilometri che regolarmente, in quelle circostanze, facevo a piedi, come tutti i miei compagni che abitavano ad una certa distanza dalla scuola. Arrivavamo naturalmente in classe un po’ alla spicciolata, ma questa per noi, era vissuta solo come una divertente avventura».
GIORGIO BIANCHI


Sì, Giorgio e una volta se uno cadeva pensava che sarebbe dovuto stare più attento e non a denunciare il comune, se i maestri riprendevano un bambino i genitori lo riprendevano la seconda volta e non se la prendevano con gli insegnanti, è la gente che fa schifo, mica il tempo.


Un lettore scrive:
«Volevo segnalare cosa mi è successo l’altra mattina al mercato del centro di Grugliasco. Ho acquistato da un grosso banco di frutta secca e pane, e mi hanno rilasciato il biglietto della bilancia non fiscale. Quando ho richiesto quello fiscale si sono sentiti a disagio, avevano il registratore di cassa spento e, prima hanno detto che si era appena rotto, poi hanno provato ad accenderlo senza successo e alle mie rimostranze, hanno sostenuto che non devo cercare al mercato gli evasori.
«Poi mentre me ne stavo andando mi hanno urlato che ora funzionava! Sono arrivati a minacciarmi di riprendersi la merce che avevo pagato... Insomma, siamo sempre alla mercé di queste persone che con fare “mafioso” (e ce ne sono nei mercati rionali) disattendono al loro dovere.
«Allora mi sono allontanato di poco e ho fatto la segnalazione al 117 della Guardia di Finanza».
SEGUE LA FIRMA


Ok, grande, sei un eroe, ma allora perché non hai firmato la lettera per prenderti i tuoi giusti e riconosciuti meriti? Mica anche la segnalazione l'avrai fatta anonima eh?




10 febbraio


Un lettore scrive:
«Torino città laboratorio? Ma fatemi il piacere! Torino città all’avanguardia? Maf atemi il piacere! Leggo che per San Valentino arriva “il museo per due”,si va indue pagando un solo biglietto. Magnifico, era tanto che non giravo per musei, ho detto al mio moroso: andiamoci! Ma poi leggo che saranno “lui e lei” a pagare un solo biglietto, lo stesso varrà per “padre e figlia”, “mamma e bimbo”, “fratello e sorella”, insomma tutte coppie di sesso rigorosamentediverso. «Lui e lui non esistono, lei e lei neppure,persino all'interno della famiglia i sessi devono essere diversi, un babbo non può andare con suo figlio, né una mamma con sua figlia, un fratello con il fratello, una sorella con la sorella, assisteremo a scambi di famigliari davanti alle casse dei musei? Sarebbe tutto ridicolo e penoso se non fosse tragico e offensivo. Andrò con il mio moroso a fare jogging, il freddo glaciale ci sarà più amico dei musei torinesi».
ANGELO PEZZANA


Angelo, premesso che sono d'accordo con te su tutta la linea e sottoscrivo tutto, ma davvero parola per parola, mi chiedo solo una cosa, sempre se sei l'Angelo Pezzana che ho in mente io: ma non hai canali migliori e forse privilegiati per far presente questa cosa a chi di dovere? Magari con la forte probabilità che la questione venga anche presa in considerazione e risolta dato che i tempi per farlo ci sono. Oppure il meccanismo è quello di dare comunque visibilità alla faccenda e, nel caso, che venga risolta in pubblico? Perché non siamo a: facciamo queste cose come le può fare chiunque per dare voce a quelli che non potrebbero avere un interlocutore diretto, vero? Non siamo a: chiamiamo striscia la notizia e il gabibbo, no?


Un lettore scrive:
«E’ stato proclamato un altro sciopero dei trasporti locali di 4 ore. Mi domando,dopo l’aumento notevole del costo dei biglietti, per quale motivo Gtt ogni 15 giorni continui a fare scioperi e sempre di venerdì. Ma se iniziassimo noi cittadini a fare lo sciopero “dell’acquisto del biglietto”?... «Mi rivolgo agli autisti e vi consiglio di riflettere perché se anche ci sono problemi all’interno dell’azienda, siete persone, in questo momento, veramente fortunate, perché avete un lavoro e riuscite ancora a pagare le spese e a dar da mangiare ai vostri figli».


Senti, io ci provo, anche se, essendo una cosa che dovrebbe capire anche un bambino di terza elementare credo sarà un'impresa disperata, allora, a far lo sciopero sono i dipendenti della GTT e lo fanno proprio contro la GTT, quindi, per carità, a me va benissimo la tirata populista sul fatto che abbiano un lavoro e possan dar da mangiare ai figli, ma cosa c'entra il motivo degli scioperi (troppi, sono d'accordo) con l'aumento del  costo dei biglietti?


Un lettore scrive:
«La scorsa settimana è aumentato il biglietto dell’autobus, poi la sosta sulle strisce blu. Insomma tutti pagano, chi più (i poveri residenti) chi meno (i soliti furbi). Ma vorrei chiedere all’assessore Curti se paga anche quel furgone arancione che vende panini, parcheggiato in pianta stabile da mesi sulla discesa dei Murazzi e con un cavo sospetto a cui accedere alla corrente elettrica. Paga la tassa di occupazione del suolo pubblico o le strisce blu? Fa per caso parte di un più grande disegno di arredo urbano? Come mai i vigili non intervengono?».
SEGUE LA FIRMA


Guarda, detto che il furgone è parcheggiato lì da anni e non da mesi e che immagino paghi l'occupazione del suolo pubblico e non le strisce blu, non essendo sulle strisce blu, mi sembra che con tutti i controlli e il passaggio di forze dell'ordine che ci sono nella zona, sia ben difficile che non sia in regola, tanto per l'occupazione quanto per la corrente, poi, per carità, tutto può essere, ma mi sembrerebbe davvero incredibile che lì, alla luce del sole, ci sia qualcosa per cui i vigli debbano intervenire. Poi potremmo discutere sulla bruttezza dell'immagine e su chi ebbe l'insana idea di rilasciare una licenza per stare lì, ok, ma quello e un altro problema con cui i vigili non c'entrano nulla.

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