lunedì 24 gennaio 2011

Posizioni e posizionamenti


No, niente, è che ieri sono andato a fare un giro in uno di quei megastore di tecnologia, videogiochi, hi-fi, musica e libri, ecco, soprattutto libri, una bella grande sezione di libri, come una libreria, ma grande, che quando ci sei dentro non ti ricordi neanche più di essere in un gigastore, ma perso tra gli scaffali, le copertine e le sezioni a un certo punto credi proprio di essere in libreria, ecco, le sezioni, a un certo punto, seguendo l’onda dei libri con le copertine un po’ zozze, vicino a quei libri Taschen che danno dignità grafico-artistica ad abbozzi di pornografia di due secoli fa, ho trovato la sezione “Letteratura Gay & Lesbica”, ma qualcosa non mi quadrava, in base a cosa i libri vengono posizionati in quel settore? Qual è la letteratura “gay & lesbica”? Quali stilemi deve avere?


Perché io non l’ho mica capito, insomma, ci sono romanzi di autori dichiaratamente omosessuali? Ci sono romanzi di tematiche omosessuali o meglio ancora di omoamori? Perché poi altrimenti le differenza da un’altra storia, se non c’è in mezzo un amore tra persone dello stesso sesso qual è? Perché insomma, alla fine, quello che mi ha lasciato un po’interdetto è stato questo, c’era lì in mezzo un libro di Roberto Bolle, libro e dvd in cui lui parla della sua danza, ma se non mi ricordo male, Bolle, a parte le foto con presunti fidanzati, ha sempre negato gli outing altrui o i comin’out che han provato a mettergli in bocca (scusate, ho cercato 5 minuti un’altra formula, ma non l’ho trovata) e ha sempre detto di voler mantenere riservata la propria vita privata, allora che cos’è, è la danza in se che è recchiona? E poi c’era l’ultimo libro di Alan Bennett, quello in cui lui parla della propria famiglia prendendo lo spunto da quando a sua madre fu diagnosticata la depressione e ecco, Bennett sarà pure omosessuale, lui non ne fa certo nessun mistero, ma nel libro a parte quando nella penultima pagina dice che nella vecchia casa di famiglia lui ora vive col suo compagno, beh, di tematiche omosessuali non c’è neanche l’ombra. Ad esempio nella stessa sezione non c’è traccia del libro di Tiziano Ferro in cui invece lui fa un vero e proprio comin’out oppure un qualunque libro di Oscar Wilde o Armistead Maupin.
Alla fine mi sa che a stabilire cosa ci va e cosa non ci va in quella sezione è un recchione e decide ogni mattina cosa esporre a seconda di come si abbina alle scarpe che ha messo.

2 commenti:

  1. Bello. Il 6 febbbraio vado a vedere Bolle a teatro, così indago... Ho solo una domanda da ignornate: ma chi kazzo è Armistead Maupin? Dove gioca?

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  2. Adri, non temere, Rampa se li inventa questi nomi...

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