venerdì 20 maggio 2011

Specchio Riflesso - 20 maggio

Torna finalmente la rubrica più amata, perché tutti vorremmo rispondere a chi ha la vita rovinata dal teleriscaldamento e dagli scontrini...

20 maggio


Un lettore scrive:

«La tangenziale scoppia. E pare incredibile che non se ne accorga nessuno. Lunghe code al mattino e alla sera.
E paralisi totale anche di fronte al minimo incidente. La quarta corsia è indispensabile nel tratto corso Regina-Bruere ed anche su ampi tratti della tangenziale Sud. Perché non cominciare a trasformare la corsia preferenziale in corsia di marcia, aumentando - per le emergenze - le aree di sosta d’emergenza? Qualcosa va fatto. I torinesi non possono perdere, ogni giorno, migliaia di ore in coda. Meglio produrre... Ce n’è bisogno».
PAOLO CHIARI

Paolo, no, davvero, parli sul serio? Voglio dire, io ti capisco, capisco il problema e concordo anche sul fatto delle ore perse ogni giorno, ma in un'altra città ci sei mai stato? Rispetto a Milano, Roma, Genova, Bologna, qualunque altra città, la tangenziale di Torino è un'isola felice, qualche coda negli orari di punta non dico non sia un problema da risolvere, ma ecco, tra tutti i modi, forse iniziare a trasformare la corsia di emergenza in corsia di marcia non è proprio la soluzione migliore, se aumenti le aree di sosta va anche bene, ma se deve passare un'ambulanza, la polizia, un'altra qualunque emergenza, cosa fai, li fai saltare da una piazzola all'altra?


Un lettore scrive:

«Come consuetudine anche per questo venerdì è stato programmato l’ennesimo sciopero dei mezzi pubblici che oramai sono scadenzati ogni due, massimo tre settimane. Quale pendolare e abbonato della rete Gtt sono molto curioso di conoscere le motivazioni per cui sono costretto, pur pagando regolarmente il mensile formula, a utilizzare l’auto per recarmi al lavoro, con evidenti aggravi di costi e disagi. Con quale diritto e in base a quali motivazioni gli utenti devono continuamente sottostare a soppressioni del servizio pur avendone la titolarità data dal regolare pagamento dello stesso? Non è già abbastanza dover viaggiare su mezzi antiquati, privi di aria condizionata (sulla linea 60 un anziano si è sentito male nei giorni scorsi), sporchi e estremamente inquinanti?
«Poi perché fare sciopero sempre di venerdì? Forse perché così, unendo l’utile al dilettevole, magari ci scappa anche una bella settimana corta?».
SEGUE LA FIRMA

Eh, caro Segue la firma, il diritto e le motivazioni sono proprio quelle, creare un disagio, lo sciopero si fa per quello, per far capire alle persone con cui si sta trattando che senza il proprio lavoro si va incontro a una perdita di offerta di servizi o di produzione, ovviamente ne fa le spese, in questo caso, anche chi di questo servizio usufruisce, ma il fine è proprio quello, se tu non ti lamentassi qui adesso per il disservizio lo sciopero sarebbe stato inutile, invece vedi? Ha funzionato.


Una lettrice scrive:

«Nella postazione di To-bike situata in c.so Re Umberto (angolo via Legnano) le biciclette scarseggiano ogni giorno ma, soprattutto, le poche a disposizione sono sempre rotte (senza pedali, senza cestino, ruote bucate, senza luci, sellini estirpati, catene rotte), ma già di questo ho fatto parecchie segnalazioni al numero verde a disposizione di noi utenti che con cortesia mi ha risposto di provvedere in merito. Ad oggi la situazione è sempre la stessa.
«Ne approfitto dunque nel complimentarmi invece con tutti i “vandali” che riducono un bene comune in queste condizioni, solo a Torino può capitare questo e, con i miei occhi, l’altra sera ho visto dei vandali manomettere proprio alcune delle bici in postazione.
«Ho contattato una pattuglia ma, ovviamente, la risposta è stata: ci sono casi più urgenti da risolvere in questo momento. Bene.
«È un vero peccato, certo non invogliante a spargere la voce perché amici e parenti si abbonino a questo servizio, che nulla ha a che fare con l’inciviltà della gente.
«Spero che il sindaco neoeletto e che tanto tiene a rappresentare tutti i cittadini, oltre che a fare un giro per le strade nei dintorni di c.so Re Umberto, che sembrano una groviera, possa fare in modo di sollecitare le forze dell’ordine affinché prestino la loro opera anche per i banali atti di vandalismo a discapito dei cittadini».
R. C.


Eh, R.C. abbiamo capito, la colpa è del sindaco neoeletto che tanto tiene..ma a te non la si fa, a te non rappresenta, poffarbacco... Ora, come ho già scritto io continuo a vedere in giro bici che viaggiano e mi sembrano funzionare e bici ferme nelle loro postazioni che mi sembrano in ottimo stato, ovviamente non ho motivo di dubitare di ciò che tu hai visto, sarà sicuramente così, ma forse, nel numero complessivo, è un problema marginale; anche su quello che ti ha detto la pattuglia, francamente, credo anch'io che ci siano problemi più urgenti da risolvere (e non sto qui a dirti che se poi le pattuglie sono poche, poco presenti, poco attive e magari con poca benzina nelle auto il merito non è del sindaco neoeletto), per il resto pur non capendo bene se a non aver nulla a che fare con l'inciviltà siano il peccato, lo spargere la voce o il servizio, mi assicurerò che To.bike sopravviva all'assenza delle tue relazioni pubbliche.


Un lettore scrive:
«Abito nella zona di San Salvario, altamente riqualificatasi nel corso degli ultimi anni. Ciò che purtroppo è diventato un grosso problema sono i parcheggi: su via Baretti, negli isolati compresi tra largo Saluzzo e via Principe Tommaso, abbiamo la bellezza di cinque dehors che occupano numerosi posti auto. Ora, io capisco che questi locali non possono che far bene al quartiere, ma io mi vedo costretto ogni sera a lasciare la mia auto (piccolissima) oltre corso Marconi! Consiglierei a chi ha concesso i permessi a posizionare i dehors di venire a farsi la serata qua sotto uno di questi sabati».
LUCA V.

Luca, ok, va bene tutto, ma a San Salvario non è che si parcheggiasse tanto facilmente neanche 15 anni fa, ho capito che se ci mettono anche i dehors diventa ancora più difficile, ma lo dici anche tu, la zona è altamente riqualificata, i dehors fanno bene al quartiere... se chi ha concesso i dehors viene a farsi la serata immagino sarà contento di quello che ha fatto, di aver contribuito a queste cose, che sono cose importanti in una città, più importanti, con tutto il rispetto, della tua macchina.

Nessun commento:

Posta un commento