martedì 28 giugno 2011

Specchio Riflesso - 28 giugno

Torna anche oggi la rubrica che nessuno aveva chiesto, ma di cui ormai tutti sentono il bisogno: da anni torinesi e non scrivono a "La Stampa", le lettere vengono selezionate e impaginate nella rubrica "Specchio dei Tempi" ma nessuno dà loro una risposta... adesso ci pensiamo noi.
Un lettore scrive:
«E la storia si ripete! C'è bisogno di soldi per sanare l'economia italiana? Bisogna adeguarsi a quanto richiede Bruxelles? «Benissimo: basta prenderli a chi già paga tutte le tasse, a chi ha pensioni medio-alte (perché ha pagato in proporzione allo stipendio per almeno 35 anni), a chi (e diciamocelo!) paga perché è costretto e non può evadere o eludere le tasse. «Facile, no? Basta cambiare percentuali, bloccare aumenti, istituire fondi di solidarietà. «Ma di soldi se ne troverebbero molti molti di più se solo si volesse far pagare le tasse giuste a tutti coloro che non le pagano o le pagano in maniera risibile denunciando redditi da fame pur essendo assolutamente benestanti e anche ricchi. Questo però è difficile, comporta un'organizzazione e una volontà di fare non indifferente e magari anche rischi di proteste di tutti i tipi (anche politiche) da chi è abituato a vivere con un certo tenore di vita che dovrebbe limitare nel caso dovesse pagare il giusto. «Un piccolo suggerimento ai nostri governanti: consentite ai pagatori di tasse di detrarre nella denuncia dei redditi tutte le spese fatturabili e all'improvviso tutti pretenderebbero le fatture costringendo chi è abituato a non fatturare a pagare le tasse. «Temo che anche questo rimarrà uno sfogo, ma continuo a sperare in un futuro fiscale equo».
RENZO F. GIRAUDI

Renzo, no, davvero, io capisco lo sfogo, ma francamente il problema è proprio quello, se tutti le pagassero e non ci fossero gli evasori anzi, probabilmente non ci sarebbe neanche bisogno di adeguarsi, poi certo che se per farlo si devono aumentare le tasse giocoforza si va a farlo su quelli che le tasse le pagano e le dichiarano, ma non è che non sia giusto questo, non è giusto che prima qualcuno evada e lo so che lo sai anche tu, Renzo, ma non è che se l'evasore legge la tua lettera poi oggi pomeriggio si consegna distrutto alla Guardia di Finanza per chiedere di pagare...


Una lettrice scrive:
«Rimango allibita sempre di più, all'arrivo del conto del ristorante, sull'importo a sorpresa del cosiddetto coperto, che raramente viene citato nei menù, per il quale non esiste regola di calcolo, e dal quale un cliente non è tutelato. «Per non parlare di quando viene applicato anche per i bimbi intorno ai 2-4 anni di età. «Vi porto l'esempio che ha fatto traboccare il famoso vaso alla mia tolleranza. Ieri sera siamo andati con la famiglia a festeggiare il compleanno di mio marito in un noto ristorante messicano di Torino: a parte il servizio lento e un capello nella mia enchilada, quello che mi ha più indignato è stato riscontrare l'importo del coperto: 3 euro a testa, per un totale di 18 euro, il 10% di incisione sul totale della cena. «Il coperto era stato dunque conteggiato anche a mia figlia di 4 anni che non solo non aveva davanti a sé né piatti né posate, ma ha mangiato con le mani un paio di tortillas, qualche tacos e un gelato. «Sarebbe corretto indicare al cliente cosa è compreso nel coperto, se davvero lavapiatti, lavastoviglie e lavanderie sono così costose. «Tra l'altro questo ristorante si vanta addirittura di essere l'unico a essere gestito da messicani, ma lo sanno che in Messico e in tanti altri Paesi del mondo il coperto non esiste? E che in alcune regioni è stato abolito per legge? «Quello che mi spaventa è che importi del genere possono solo aumentare rovinando così il piacere di una serata rilassante al ristorante. In un momento di crisi come quello attuale molta gente anche solo una pizza non potrà più permettersela».
CECILE PROCACCI

Cecile, indignati per il capello e per il servizio lento, non per il coperto, 3 €uro sono tanti, son d'accordo, ma poi non è che puoi tirar giù tutta sta lettera, a parte che nella maggior parte dei posti il coperto è segnalato in menu ed ho idea che se davvero non fosse segnalato potresti farti sentire, poi non attaccarti alla storia che in Messico e in tanti paesi il coperto non esiste, perché in tanti paesi dove il coperto non esiste allora c'è la mancia obbligatoria e tu che sei donna di mondo mi insegni che siamo intorno al 10% e poi non vuoi pagare la mancia e vuoi mettere il coperto fuorilegge? Allora rifaranno il menù e aggiungeranno un €uro a piatto e alla fine quello che paghi sempre quello è... scegli la formula che preferisci... sì, gli importi del genere possono solo aumentare, ma anche gli altri, quelli dei piatti, quelli delle bevande, deve chiamarsi inflazione o qualcosa del genere.

Un lettore scrive:
«Della serie: mentite mentite, qualcuno vi crederà. Ho sentito alla tv che Torino sarebbe la città modello nella raccolta differenziata. In realtà la raccolta differenziata a Torino non c’è proprio. Abito in via Camerana 4, siamo circondati da cassonetti dei rifiuti, extracomunitari che fanno i loro bisogni per strada. A parte la raccolta di carta, il resto si butta tutto nello stesso cassonetto. Venite a vedere, siamo in centro a Torino, non oso pensare a cosa accade nelle periferie».
PAOLO BRESSANO

Eh, sì, Paolo, mentite, mentite, qualcuno vi crederà, o meglio ancora, una bugia ripetuta più volte diventa una mezza verità, chi lo diceva era di sicuro d'accordo con te sui bisogni degli extracomunitari. Menzogna per menzogna, caro Paolo, alla fine Torino è davvero una città modello per la raccolta differenziata, sai, Paolo, Torino è una città abbastanza grande, più grande, per dire, di un paesino, o più grande, per dire, di chessò... via Camerana, ecco, quindi prima di portare tutto a regime ci vorrà un po'di tempo, credo che il comune di Torino abbia optato per un inserimento della raccolta differenziata a zone, certo, hanno colpevolmente dato la precedenza forse a qualche mostruosa zona periferica rispetto a via Camerana, ma ecco, come dirtelo in modo chiaro e senza che questo ti procuri scompenso o dolore, a Torino la raccolta differenziata c'è, c'è e funziona bene, molto bene, forse in via Camerana non c'è ancora, me lo auguro, altrimenti se c'è e non funziona ho il grosso timore che la colpa sia di chi ci abita, perché ti dico ancora un altro piccolo segreto: quello che accade nelle periferie è che la raccolta differenziata tutti la fanno e funziona a meraviglia, fattelo un giorno un giro in periferia Paolo, te lo giuro, anche lì sono umani come me e te, non pensare che ci si facciano cose diverse. Nella periferica via in cui io abito, tutti i periferici abitanti fanno la raccolta differenziata, poi certo, forse per noi è più facile, siccome in periferia facciamo tutti quanti i nostri bisogni per strada, non ci accorgiamo se li fanno anche gli extracomunitari.

Un lettore scrive:
«Mi spiace disturbare per un argomento già trattato ma mai risolto. Abito in corso Ciro Menotti 4 (forse è il corso più corto d'Italia!) da molti anni e, da molto tempo, spesso, specialmente al mattino, si sente una forte e fastidiosa puzza di natura, penso, chimica. Ultimamente, e precisamente il 23 mattina, la notte tra il 23 e il 24 e questa mattina stessa la puzza è aumentata notevolmente creando un forte fastidio e anche un forte mal di testa a me e a mia moglie. Si può capire da dove arrivi (a me sembra dalla zona di San Mauro, autostrada Torino-Milano)? E, anche se l'Arpa dirà che non è pericolosa, la si può eliminare?».
RICCARDO AMERIO

Riccardo, tu davvero da corso Ciro Menotti, che per chi non lo sapesse è a Torino tra corso Ferrucci e via Boggio, credi di capire che un odore arrivi dalla zona di San Mauro che è 10 km. a nord? Voglio dire, se davvero è così allora potrebbe arrivare da tutto quello che sta su quella linea d'aria, tra cui il centro di Torino. Oppure non ho capito una meravigliosa ironia e ce l'hai con la centrale a gas del teleriscaldamento che hai a 10 metri da casa ma dall'altro lato?

2 commenti:

  1. Diamo a Cesare quel che è di Cesare e ringrazio Roby per la battuta su quelli che abitano in periferia che fanno anche loro i propri bisogni per strada...
    grazie

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  2. Non puoi far passare tutto questo tempo tra un'uscita della rubrica e l'altra però!

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