giovedì 30 giugno 2011

Specchio Riflesso - 30 giugno

Torna anche oggi la rubrica che nessuno aveva chiesto, ma di cui ormai tutti sentono il bisogno: da anni torinesi e non scrivono a "La Stampa", le lettere vengono selezionate e impaginate nella rubrica "Specchio dei Tempi" ma nessuno dà loro una risposta... adesso ci pensiamo noi.
Dato che oggi le lettere di Specchio dei Tempi sono decisamente scarse, torniamo a recuperarne un po'delle ultime settimane:

17 giugno
Una lettrice scrive:
«Approvo la scelta del signore dell'agenzia viaggi di non consigliare il viaggio in Brasile, anche io non ci voglio andare più, ci sono tanti Paesi belli oltre il nostro e non penso sia il caso di farsi prendere per stupidi da quell'orribile ex Presidente, che comunque tanto ex non è, per me comanda solo lui e la donnaèunafiguradi paglia. «Noi italiani siamo sempre ben disposti con tutti e veniamo sempre trattati con disprezzo da tutti: dipenderà dalla poca serietà delle nostre istituzioni? E' ora che ci dimostriamo più seri e decisi, la nostra legge deve essere rispettatada tutti».
FERNANDA

Nanda, francamente, sopravviveranno anche se lei non ci va più, poi, intendiamoci, secondo me Battisti deve essere estradato e deve scontare qua la pena per i suoi crimini, ciò detto: sì, dipende dalla poca serietà delle nostre istituzioni, ma per il resto no, la nostra legge deve essere rispettata da noi, non da tutti e poi la prego, mi dica dove ha visto che noi italiani siamo sempre ben disposti da tutti...però continui ad offrirci le sue attente, precise e informate analisi socio-politiche, speriamo che l''orribile presidente e la donna figura di paglia siano solo l'inizio di tante altre perle.

15 giugno

Un lettore scrive:
«L’episodio accaduto in un cineclub di Bologna non mi stupisce. Più di 40 anni fa all’Unione Culturale di Torino proiettarono “Andrej Rubliev” di Tarkovskij, prima il secondo tempo, poi il primo e quasi nessuno se ne accorse. E sì che “Rubliev” era un capolavoro da seguire con attenzione, mentre il film di Malick, a giustificazione parziale dei cineclubisti bolognesi, mi sembra il solito kolossal americano, anche se ha vinto a Cannes».
ALESSANDRO NOVELLINI

Eh, sì, Alessandro, un kolossalone americano, esplosioni, inseguimento e tanto sesso e soprattutto "il solito" kolossal... Hollywood ne fa 5 all'anno di film uguali a quello di Malick, ah Alessà, facci indovinare, ai bei tempi dei capolavori di Tarkovskij solo "quasi" nessuno se ne accorse... fra quei "quasi" c'eri tu.

14 giugno

Un lettore scrive:
«Vorrei segnalare la situazione dello svincolo di Collegno sulla tangenziale, provenendo da Milano: tale uscita ritengo sia pericolosa in quanto la corsia di decelerazione coincide con quella di entrata. Penso che prima o poi qualche incidente succederà».
GAETANO TIZZI

Gaetano, è pieno il mondo di uscite delle tangenziali in cui la corsia di decelerazione coincide con quella di entrata, probabilmente qualche incidente è anche già successo, ma ci sono le regole del codice della strada, i limiti di velocità, le distanze di sicurezza e le precedenze, eh, dai...

Una lettrice scrive:
«Anch’io trovo brutte le gabbie metalliche violette che imprigionano, da qualche settimana, i glicini di corso Bramante. L’invadenza della forma è accentuata dal colore, che troppo banalmente richiama e mortifica quello dei fiori. Ma ciò che più vorrei domandare al responsabile dei lavori è se sia certo che il codice della strada permetta che uno spartitraffico sia violetto. Non sarà per caso, oltre che brutto, anche contro la legge?».
ADA ROTA

Ada, informati, magari il codice della strada vieta proprio espressamente quel punto di violetto, senti un avvocato, preparate una causa, un colore contro la legge... affascinante... poi fatti una vita.

12 giugno

Una lettrice scrive:
«Sono stata qualche giorno a Torino, in occasione del 2 giugno, e mi sono avvalsa dei trasporti Gtt regolarmente munita di carnet sia di biglietti urbani che suburbani. Ho notato che durante i percorsi, le uniche 3 persone che obliteravano il biglietto eravamo io e le due che viaggiavano con me. «Il 2 giugno ho persino chiesto al conduttore dell'autobus se per caso fosse gratuito essendo la festa della Repubblica (naturalmente mi ha detto no). La cosa si è sempre ripetuta, qualsiasi giorno qualsiasi orario e qualsiasi linea. Per non dire altro, posso dire che ci siamo rimaste molto male per questo malcostume, che, vista la disinvoltura, ritengo sia uso comune».
EMILIA COLOMBO

Emilia, anch'io prendo i mezzi pubblici, li prendo tutti i giorni e vedo anch'io che ben pochi timbrano il biglietto, ma prendo anche la metropolitana e vedo che lì se non timbri non entri... così vedo anche che molti passano con l'abbonamento annuale elettronico, anch'io, quindi faccio un abbonamento a gennaio che vale per tutto l'anno, quell'abbonamento non ha neanche bisogno di essere obliterato una volta, così quando sono sui bus e sulla metro, spesso agli stessi orari, vedo anche spesso le stesse facce, probabilmente molta gente che prende i mezzi quasi tutti i giorni e che si compra un abbonamento annuale oppure un abbonamento mensile che timbri solo il primo del mese o ancora uno settimanale che timbri solo il lunedì, aggiungici che le poche volte che i controllori salgono sui mezzi non li vedo elevare 40 multe anche se salendo nessuno aveva timbrato, quindi magari erano tutti in regola, ecco, per dire, magari l'uso comune per quanto disinvolto non è così sbagliato, Emilia, mi dispiace ci siate rimaste molto male, ma fatevene una ragione, altrimenti lo sai come va a finire?
Iniziate così e poi finite a scrivere che non vi hanno fatto uno scontrino.

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