sabato 19 febbraio 2011

Cosa vi siete persi - Sanremo '11 - Quarta serata o dei duetti.

Eccoci al consueto bignami del Festivalone, perché c'è chi ha meglio da fare che guardare Sanremo il venerdì sera. Quanto segue è in rigoroso ordine di apparizione.  
  • Belen e la "cagna maledetta" (da leggersi alla Renè Ferretti di Boris) vestite come due concubine dell'Antica Roma. Spunta un binocolo in platea: per vedere meglio le mani di Morandi? Arrivano i fiori di Sanremo, torneranno spesso ad allietarci. Quindi spazio alle indimenticabili canzoni.

  • Luca Barbarossa con Raquel del Rosario e Neri Marcorè - Fino in fondo: con tutto il rispetto per Neri, che suona la chitarra e si sa che chi suona la chitarra non limona mai, il suo apporto al brano è nullo. Il su e giù ammorba in aeternum.
  • La Crus con Nina Zilli - Io confesso: Imbarazzante la differenza di altezza tra Giovanardi e Zilli. Buona l'esibizione, anche se le voci non si amalgamano benissimo. Resta la mia preferita.
  • Anna Tatangelo con Loredana Errore - Bastardo: ma chi cazz'è? è il coro che si alza all'ingresso della Errore. Boh la risposta. Cantante inascoltabile, ma fa tanto orogoglio lesbo. Bastardo chi vota sta "canzone".
  • Max Pezzali con Lillo & Greg - Il mio secondo tempo: carina in versione swing, poi entra Max e la canzone non cambia di una virgola rispetto alle altre sere. Dovevano arrivare L & G per vedere Max, in smoking, vestito bene? Torna a casa.
  • Tricarico con il coro di voci bianche Si La Sol - Tre colori: abito color Mago Zurlì per Trica, credo per far sentire i bimbi a loro agio. La canzoncina continua a essere leggermente troppo eterea. Macchinata unica con Pezzali per Milano?
  • Il tremendo momento dell'intervista a Monica Bellucci e Robert De Niro, all'Ariston per marchettona. Lei con seno in 3D, attrice una puna soptavvalutata. Mettiamola così: tra lei e la Canalis prendo la Bellucci, ma siamo davvero ai confini della realtà. Se Pezzali è al suo secondo tempo, De Niro è ai titoli di coda. Morandi in fregola per la Monicona.

  • Giusy Ferreri con Francesco Sarcina (la voce delle Vibrazioni, per intenderci) - Il mare immenso: basette alla Wolverine aggiunta a una canzone che resta piuttosto inutile. Se Giusy è sul palco, vuol dire che Gino Paoli non l'ha trovata.
  • Madonia e Battiato con Carmen Consoli - L'alieno: Trinacria uber alles. Mi piace immaginare che i tre si ritrovino spesso nella cantinetta di Francuzzo a suonare e cantare con Sgalambro che fa i cori. Notevole la chitarra rosa della cantantessa.
  • Nthalie con L'Aura - Vivo sospesa: doppio pianoforte, due belle voci, grande stile. Promosse.
  • Torna sul palco De Niro. Perché? E chi lo sa? La "cagna maledetta" fa da interprete (più o meno). Bob è annoiato, noi pure. Morandi gli chiede se c'è stata qualche scena difficile da girare. A De Niro? Per Manuale damore 3???? Ma mi faccia il piacere (cit.). Su "come si traduce Taxi driver?" il picco.
  • Roberto Vecchioni con Pfm - Chiamami ancora amore: solo applausi... in teoria. La Pfm va da una parte, il Professore dall'altra. E poi perché Di Cioccio si ostina a cantare?

  • Arrivano gli ospitoni: compaiono sul palco i Take That e all'improviso è il 1995, solo che invece di Robbie & c. c'è un carrello di bolliti. Il fumo sul palco fa molto Tagadà. Penosetti andante. Velo pietoso sull'intervista.
  • Van de Sfroos con Irene Fornaciari - Yanez: divertente anche con la Zucchera, le cui palpebre sono pittate di verde. La song è sempre tanto Modena City Ramblers.
  • Luca e Paolo per par condicio passano da Gramsci all'avanspettacolo: nel mirino i leader del centrosinistra. La satira si fa sul potere, se spari sulla Croce Rossa, bene che ti vada strappi un sorriso. 
  • Al Bano con Michele Placido - Amanda è libera: a Michè, ti è vanuto meglio Vallanzasca. Albano non lo avrebbero salvato nemmeno i fratelli Coen.
  • Emma e i Modà con Francesco Renga - Arriverà: poppettino basico al quale la bella voce di Ambro non toglie e non aggiunge nulla.
  • E' la mezzanotte quando arrivano i ggiovani: talmente poca roba che non vale la pena nemmeno sprecare righe. Concediamo il beneficio del dubbio a Raphael Gualazzi.
  • Noiosissimo sketch assolutorio del premier di Luca e Paolo, davanti a una scacchiera e a un fiasco di vino. Spero che dopo se lo siano scolato tutto.
  • Raphael - Matteo Renzi - Gualazzi vince tra i ggiovani. Chi premia meriterebbe un trattato lombrosiano.
  • Eliminati Pezzali e Trica: restano Albano con l'inno russo e la nonna della Tatangelo.
  • Sta per cominciare Unomattina. Se dio vuole, stasera finisce.

3 commenti:

  1. Riassumerei il pezzo di van de sfroos con "Monza City Ramblers".

    Ma visto che i MCR mi piacciono... promosso!

    Ciò detto, Nathalie tutta la vita.

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  2. Spettacolo, fate tornare Ferraris e mandatece Pavanello Daniele

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