venerdì 18 febbraio 2011

Cosa vi siete persi – Sanremo ’11 – Terza serata o dei 150 anni dell’Unità d’Italia


Visto il successo del bignami di ieri, riproponiamo il riassunto di tutto quello che è successo al festivàl per poterne parlare anche senza averlo visto.
In breve e in rigoroso ordine d’apparizione ecco tutto quello che vi siete persi ieri sera:
- Un Ariston “scenografato” con un tripudio di tricolori caso mai qualcuno si fosse distratto sul tema della serata
- Davide van de Sfroos in una bella e sentita interpretazione di Viva l’Italia
- La Tatangelo, già nata vecchia che vestita da vecchia canta una delle canzoni più vecchie: Mamma, probabilmente gli anni della Tatangelo si contano come quelli dei cani, dice di averne 24, ma fatti i paragoni sono 170


- L’inquadratura di una platea con Masi – Meloni – LaRussa, comunque forte per qualunque stomaco
- Anna Oxa sempre più Avatar
- Al Bano che avrà fatto carte false per avere un pezzo da tenore che umilia la memoria di Verdi vestito con un tendone
- Patti Pravo ormai totalmente incomprensibile, se non da una registrata al tiraggio tra poco non riuscirà a sbatter le palpebre
- Dopo un’ora di agonia, per sentire una bella canzone si è dovuto aspettare un pezzo di Memo Remigi (certo, l’ha riarrangiato Battiato…)
- Giusy Ferreri che stupra Il Cielo in una Stanza con un birignao continuo, pare che Gino Paoli la stia ancora cercando con la pistola carica

- Nathalie che invece fa una bella versione pulita e rispettosa dell’originale di Il mio Canto Libero prendendosi anche gli applausi di Mogol, certo, poi bisogna fidarsi della lucidità di Mogol…
- Kekko Modà e Emma Amici che riescono a rendere piatta una canzone che è sempre stata emozionante, ma probabilmente loro non sapevano neanche cosa stessero cantando
- Max Pezzali che torna a un abbigliamento quasi normale, ma decide di punirci lo stesso propinandoci Arisa
- Un Benigni memorabile in uno dei momenti di tv più alti degli ultimi anni che ha emozionato tutti e forse ha risvegliato un po’di sentimenti patrii a chi l’ha voluto ascoltare

- un Tricarico in pigiama che fa l'italiano con apparizione speciale del Toto nazionale e gran coro finale dei "nuovi italiani" alla faccia del less is more, con questo la clerici ci faceva 6 festival
- Luca & Paolo che leggono in diretta su Rai1 addirittura Gramsci
- Tornano i ggiovani e si parte con una 17enne che canta una canzone inutile, poi un personaggio mostruoso pettinato come amauri, ma poi arrivano loro
- I Btwin, due diciassetteni col rossetto pettinati come Mal dei Primitives e vestiti a contrasto, forse il momento + basso di tutto il festival

- L’ennesimo giovane inutile che ci catapulta tutti a fine anni ’80 facendo rimpiangere Zarrillo
- Un sedicente omaggio a Fellini con Belen che balla mezza biotta
- Il tragico momento del ripescaggio con i 4 eroi Oxa, Tatangelo, Al Bano e Patti Pravo che creano più casino che una scolaresca in gita e finisce con la minaccia del ritorno di Al Bano e della Tatangelo che potranno angariarci anche domani
- Gianni Morandi che canta l’inno di Mameli ormai all’una di notte facendo probabilmente il 100% di share, a quell’ora guardavo la televisione solo più io

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