lunedì 3 ottobre 2011

Ancora due parole sulla lettera di Della Valle

Allora, provo a essere abbastanza breve ché già tempo a riguardo ne ho perso troppo, ma forse la lettera di ieri di Diego Della Valle richiede ancora qualche riflessione, purtroppo i fili che si intrecciano sono molti, la lettera in sé, se non stiamo a guardare l'italiano orribile in cui è scritta (e non dovrebbe neanche questo essere problema da poco,stai parlando in modo importante di una cosa importante, hai a libro paga fior di uffici stampa,questa sciatteria la trovo imperdonabile) ha molti punti condivisibili, quasi tutti in realtà, sfido a trovare qualcuno che non pensi queste cose senza vergognarsi almeno un po', e però... 
poi iniziano i però allora diventano ancora di più le questioni in ballo e la lettera si presta a un mare di critiche, solo che se il punto contro più forte è che sia demagogica e qualunquista, allora bisogna ammettere che anche quasi tutte le critiche che le si muovono lo sono altrettanto, non è che voglia star qua a criticare Vendola, perché di sicuro se Della valle scrive su Corriere e Gazzetta se vuole non paga, o paga poco e niente, se ha deciso di pagare lo fa per un gesto suo, tra l'altro poco mi interessa, si dice che poteva dirlo prima, si dice che lo fa per preparare il terreno per sé stesso o per chissà chi (Montezemolo), si dice che non fa i nomi, allora immaginiamo tutti che al telefono avrà rassicurato il suo amico Mastella per dirgli che non ce l'ha con lui (pensate se il terreno lo stesse preparando per Mastella, roba da sperare in Montezemolo...), va bene, va bene tutto, son tutte critiche sensate, ma poi allora tocca anche dire, proviamo a togliere i pregiudizi su di lui, allora meglio tardi che mai, che almeno a un certo punto 'ste cose le dica, che se lui è la cassa di risonanza, magari fa fare un pensiero a qualche persona in più. I
o non credo che il discorso cambi e che la lettera avrebbe avuto più valore se avesse fatto nomi e cognomi, è evidente che non era questa la sua intenzione, chi non si sente chiamato in causa si alzi e dica: "è vero, ha ragione, sono d'accordo, anzi, qua io ho le dimostrazioni di aver sempre lottato, da ben prima di lui, contro tutto questo, anzi, signor Della Valle, venga, incontriamoci in pubblico, giochi allo scoperto, vuole continuare questa battaglia con me?" è generica, va bene, è generica, se avesse fatto i nomi cosa sarebbe cambiato? se avesse chiarito nel dettaglio le situazioni quanti l'avrebbero letta? L'altro problema è che il primo muro si è creato perché la lettera l'ha scritta lui, ora, a me lui sta sulle palle e dubito possa fare qualcosa di buono per questo paese, ma non è, e non può essere, una risposta che sia spazzatura solo perché l'ha scritta lui, perché è ricco, perché i suoi amici son peggio di lui, cazzo, facciam la macchina del fango da soli prima ancora che lo faccia il sedicente giornale, e dai... siam tutti al chi è senza peccato scagli la prima pietra, ma allora stiam tutti lì a mantenere lo status quo, non arriverà un misto tra Kennedy senza mignotte e Obama che entusiasmerà tutti e ci salverà con il semplice buon senso, a noi del Toro quando han provato a propinare un misto tra Gento, Best e Meroni poi ci han servito Magallanes... tanto dovremo dialogare con qualche esponente di questa politica... 
 ‎Non possiamo liquidare la faccenda con la storia che è amico di Mastella, questo va bene se stiam facendo due chiacchiere al bar, siam tutti d'accordo, annuiamo tutti sorridendo, ma poi non ci abbiam fatto neanche una vera riflessione sopra, allora, i temi sono facilmente condivisibili, ma nessuno vuol dare credibilità a lui perché e lui, ok, fin qui siam tutti d'accordo, ma poi?


Nota: rubo l'immagine dal sito de "Il Post", qua il link diretto: http://www.ilpost.it/isolavirtuale/2011/10/02/annunci-a-pagamento/ l'ho usata perché mi piace e la trovo efficace, se violassi qualche diritto comunicatemelo e provvederò immediatamente a toglierla.

Nessun commento:

Posta un commento