giovedì 21 aprile 2011

Specchio Riflesso - 22 aprile

Torna anche oggi la rubrica che nessuno aveva chiesto, ma di cui ormai tutti sentono il bisogno: da anni torinesi e non scrivono a "La Stampa", le lettere vengono selezionate e impaginate nella rubrica "Specchio dei Tempi" ma nessuno dà loro una risposta... adesso ci pensiamo noi.



Un lettore scrive:
«Vacanze pasquali assurde. Sono un nonno non più tanto giovane ma neanche troppo vecchio per assistere i nipoti lasciati a casa da scuola per le feste, cioè dal 21 aprile al 2 maggio.
«Mi domando:come mai tanti giorni di festa per questi ragazzi? Se non ci fossero i nonni ,chi li guarderebbe? Tenendo conto che i genitori per sbarcare il lunario devono andare a lavorare?
«Lo Stato Italiano cosa pensa di fare per salvaguardare sia i ragazzi che i genitori che lavorano?
«Questo sistema sicuramente non invoglia a fare figli.
«Mi domando: ma i maestri e professori della scuola non sono impiegati come gli altri? Come mai per loro tanti giorni di ferie retribuite e per tutti gli altri niente?
«Ma siamo tutti convinti che questo modo di agire sia utile e positivo per la scuola e per i ragazzi?».
FRANCESCO ANRO’

Sì, vabbeh, Francesco, adesso non esagerare, va bene che non hai voglia di tenerti i nipoti per 10 giorni, ma non metterla giù così dura. Davvero quest'anno per pasqua a scuola si fa una vacanza così lunga? Sembra tanto anche a me, però francamente poi non capisco tutto il resto della lettera, cosa c'entrano le vacanze con la salvaguardia dei ragazzi e dei genitori? E la salvaguardia da cosa? Ma poi... pensi seriamente che la gente quando decide di fare un figlio prenda in considerazione il fatto che magari un anno verranno dati 10 giorni di vacanza a scuola? Io davvero non lo so se siano o siate tutti convinti che questo modo di agire (intendi sempre dare delle vacanze?) sia utile per la scuola e i ragazzi, ma francamente la notte dormo lo stesso, ecco, diciamo che non mi sembra proprio il problema più grosso della scuola in questo momento, forse se fosse stato un problema il ministro Tremonti me l'avrebbe detto. Oh, se poi la tua ex moglie ti ha lasciato per il bagnino perché era un'insegnante e aveva troppe ferie e tu non potevi andare allora ritratto tutto e hai tutta la mia solidarietà.

Un lettore scrive:

«Sono un torinese che insieme ad un gruppo di colleghi si trova a dover lavorare in trasferta prolungata a Londra per conto di un'azienda di Torino, e vorrei lamentarmi della situazione molto critica dei collegamenti aerei tra Torino Caselle e la capitale inglese.
«Il fine settimana torniamo a casa dalle famiglie, ma siamo costretti a volare da Malpensa perché il lunedì mattina da Torino non c'è un volo che ci permette di essere in ufficio ad un'ora accettabile (il primo volo da Caselle parte alle 10,30), e per il rientro l'ultimo volo della giornata parte da Londra alle 13,30! Fino a marzo la Ryanair aveva un comodo volo serale che ora è stato tolto, e British Airways adesso ha persino rimosso il volo di sabato.
«La nostra azienda fronteggia costi maggiori per il noleggio di un'auto con conducente per portarci a Malpensa e il collega che abita fuori Torino e che per primo viene raccolto dall'automobile si sveglia alle 3,30, con un’intera giornata di lavoro davanti. Sono tante le aziende e i trasfertisti del Torinese che subiscono tali disagi, e difatti i voli Malpensa-Londra sono sempre pieni di torinesi. Tutti a chiedersi perchè non si possa partire da Caselle.
«Negli anni 90 sulla tratta Torino-Londra c’erano 4 voli giornalieri; quanto dobbiamo aspettare per tornare ad avere un collegamento che arrivi a sera a Torino e riparta la mattina per Londra?».
SEGUE LA FIRMA

Gentile anonimo lettore, innanzitutto non so se è vero che ci siano stati questi tagli, il ministro Tremonti me l'avrebbe detto, poi se è proprio come scrivi tu, capisco il disagio, ma non credo che Ryanair o B.A. cancellino dei voli se sono pieni e li fanno guadagnare, magari non erano proprio così vantaggiosi per loro. Per il tuo collega che si sveglia alle 3.30, secondo me stare a Londra è un po'più fico che stare fuori Torino, magari qualche weekend potrebbe restare su, secondo me dopo un mese non torna neanche più.

Un lettore scrive:
«Lunedì sera sono andato allo stadio per assistere alla partita Torino-Reggina. Sono arrivato alle 20,15 e il parcheggio Gtt nel controviale di corso Quattro Novembre era esaurito. Mi sono recato a quello libero in piazza d'Armi di fronte alla Caserma Montegrappa. Qui ho trovato un signore che mi ha infilato in mano un biglietto rosa anonimo e preteso in tono minaccioso 5 euro, ho pagato all'estorsore. Ma non basta: all'interno ho dovuto ripagare ad un ragazzo rom altri 2 euro. Totale 7 euro, quasi quanto un taxi.
«Oltretutto il fatto si svolge di fronte alla caserma dei carabinieri, i quali occupano con strisce riservate una decina di posti, ma non se ne vede uno.
«Dopo il racket dei posteggiatori di frontre agli ospedali ora anche allo stadio. Perché non si fanno parcheggi custoditi per la serenità dei tifosi? Certo che la voglia di andare allo stadio è sempre meno...».
ANTONIO

Antonio, lunedì sera è stata una partita anomala per il piccolo entusiasmo del periodo e per i prezzi popolari, ma non preoccuparti, quest'anno per come andavano le squadre e la conseguente affluenza allo stadio tutte le altre volte potevi andare e parcheggiare serenamente davanti all'ingresso in un parcheggio neanche a pagamento, al limite c'eravate te e altre 3 macchine, dai, 7 €uri a fronte di una stagione intera cosa vuoi che siano...

1 commento:

  1. Sono un torinese che insieme ad un gruppo di colleghi si trova a dover lavorare in trasferta prolungata a Londra per conto di un'azienda di Torino, e vorrei lamentarmi della situazione molto critica dei collegamenti aerei tra Torino Caselle e la capitale inglese -> aggiungerei: Caro Lettore, capiamo il tuo disagio. Non come quei fortunati cassaintegrati di Mirafiori che possono starsene a casa e al massimo possono andare a guardare i cancelli chiusi in bici, se ne hanno voglia. E immagino i cori di pendolari Torino-Londra che ogni giorno assordano la carlinga dell'aereo brontolando all'unisono: "ma non si potrebbe partire da Caselle?" (o magari da Porta Nuova?). E poi, a Torino non dovevano fare anche il mare? Avevo visto anche il video su internet...

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