venerdì 8 aprile 2011

Specchio Riflesso - 8 aprile

Torna per il quarto giorno, puntuale come una calamità, la rubrica che nessuno aveva chiesto, ma di cui ormai tutti sentono il bisogno: da anni torinesi e non scrivono a "La Stampa" per lamentarsi, complimentarsi, esprimere la propria indignazione o semplicemente raccontare qualcosa che sta loro a cuore; le lettere vengono selezionate e impaginate nella rubrica "Specchio dei Tempi" ma nessuno dà loro una risposta... eppure tante volte quella risposta la vorrebbero proprio, anzi, te la strappano proprio dal cuore, ecco, anche se nessuno ce lo ha chiesto e anche se oggi purtroppo non ci sono grandi temi, gli rispondiamo.

Un lettore scrive:
«Sembrava fatta, almeno stavolta, per l'Arena Rock: finalmente il gioiellino aveva trovato la sua giusta ed adeguata destinazione d'uso: tendopoli!
«Invece neanche stavolta l'area nata per ospitare concerti rock e subito rifiutata da gente come Duran Duran e Vasco Rossi verrà utilizzata da una città che l'ha pagata (cara) e poi, come tante altre sue creature, non sa come usarla (vogliamo parlare del Palafuksas, che dopo anni di abbandono solo da poche settimane ha finalmente cominciato a funzionare?)
«Una domanda: ma chi paga per il montaggio delle tende e la loro rimozione una settimana dopo?».
D.S.


Ciao D.S., (vogliam parlare del Palafuksas? Parliamone, è stata un'opera infinita perché ci hanno messo una vita, ma ce l'hanno messa a fare i lavori, quindi mi lamenterei di altro ma non dell'abbandono) rispondo molto velocemente alla tua domanda, ma secondo me, se guardi bene nel tuo cuore la risposta la sai già, paghiamo noi, io, te e gli altri che pagano le tasse.

Un lettore scrive:
«In Piazza Emanuele Filiberto, nelle ore serali, data l'alta affluenza di frequentatori dei vari locali, vengono parcheggiate molte auto lungo la carreggiata dove vige divieto di sosta.
«Essendo la carreggiata stretta, di fatto viene lasciata una piccola porzione di carreggiata alle autovetture che transitano.
Dovesse mai succedere qualcosa che richiedesse soccorso (vigili del fuoco; ambulanza) sarebbe di fatto impedito il transito di questi mezzi, con ovvie conseguenze.
«Gli abitanti di Piazza Emanuele Filiberto 8-10-12 sono nelle ore serali a rischio di non potere essere soccorsi per via del parcheggio selvaggio.
«Abbiamo già provato a rivolgerci ai Vigili Urbani, ma la risposta è stata che il problema era a loro noto e che hanno istituito un servizio di pattugliamento il sabato con telecamere per riprendere le auto in contravvenzione. Come consiglio, di rivolgerci come privati ad un'ufficio preposto per richiedere (a pagamento) eventuali dissuasori in cemento.
«Il problema invece dovrebbe essere preso un po’ più sul serio con rapida soluzione, poiché se dovesse succedere mai qualcosa, chi si dovrebbe ringraziare?».
GIANPAOLO CENI

Gianpaolo, chiedi chi si dovrebbe ringraziare, te lo dico io, chi parcheggia in divieto di sosta, loro dovresti ringraziare, conosco la situazione e non ho dubbi che il problema sia noto ai vigili, sarebbe difficile non accorgersene, certo, forse il carro attrezzi sarebbe più utile della telecamera, ma anche il loro consiglio non mi sembra così fuori dal mondo, siete gli abitanti di 3 condomini, anche a pagamento i dissuasori quanto costeranno, 50 euro l'uno a stare larghissimi? Se vi danno il permesso fatelo subito, pensate che soddisfazione la prima serata in cui li avranno posati, mettervi sul balcone con un mojito, anche voi parte della movida della zona, e guardare la gente che arriva e non può più parcheggiare lì.

Un lettore scrive:
«Due investimenti di pedoni e di sicuro un incidente fra auto in circa due mesi. E’ questo il triste resoconto della viabilità all’incrocio fra C.so Cairoli e Via Mazzini.
«Incrocio e attraversamento da sempre pericolosissimi per auto e pedoni, vuoi per la precedenza che ha sul controviale chi proviene da V. Mazzini (ma chi lo sa ancora che i controviali devono dare precedenza a destra?), vuoi per il doppio asse tramviario, vuoi per una scarsa visibilità per chi si immette sul viale centrale, vuoi per l’alta velocità di chi percorre C. Cairoli.
«Il Comune, già interessato molto tempo fa dalla Toro Assicurazioni, che ha sede proprio all’angolo, cosa fa? Dobbiamo aspettarci la tragedia?».
ETTORE PALAZZOLO

Ettore, scusa, io conosco benissimo quell'incrocio, lo conosco, ho letto la tua lettera, ci penso e non capisco.....perché sarebbe pericolosissimo? Che differenza avrebbe rispetto a mille altri incroci simili che ci sono in città e chissà quanti altri nel mondo? La precedenza che la via ha sul controviale è la stessa precedenza che hanno tutte le vie su tutti i controviali (chi lo sa? lo sapranno tutti quelli che hanno fatto scuola guida per prendere la patente, immagino), il doppio asse tranviario, va beh, fosse l'unico corso con controviali e sede tranviaria in tutta Torino, voglio dire, dopo un po'chi guida ci si abituerà anche, la scarsa visibilità io non la trovo, ma lì sarà una questione personale...
In fin della fiera la Toro Assicurazioni prima e tu adesso, cosa volete dal Comune? Che obblighi di nuovo tutti a nuovi corsi di scuola guida? Che metta un semaforo (e di conseguenza uno a qualunque incrocio di una via con un corso)? Che faccia un sottopassaggio? Non sarà un problema dei guidatori più che del Comune? Che poi, voglio dire, un incidente in due mesi non mi sembra sta media fuori dal mondo.

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