giovedì 28 aprile 2011

Specchio Riflesso - 28 aprile

Torna anche oggi la rubrica che nessuno aveva chiesto, ma di cui ormai tutti sentono il bisogno: da anni torinesi e non scrivono a "La Stampa", le lettere vengono selezionate e impaginate nella rubrica "Specchio dei Tempi" ma nessuno dà loro una risposta... adesso ci pensiamo noi.
 




27 aprile

Un lettore scrive:
«Sera del 25 aprile, lunedì di Pasquetta.
«Io, e con me centinaia - probabilmente migliaia - di persone, soprattutto giovani, rientriamo in treni stracolmi alla stazione di Porta Nuova da una giornata/weekend in campagna o al mare.
«Mi dico: ma guarda la gente che si muove in treno, mica male, quanto inquinamento in meno, quanta benzina risparmiata.
«Mi manca solo più un transito in metro fino alla piazza, un po' fuori mano, in cui accortamente avevo parcheggiato l'automobile per l'ultimo tratto verso casa.
«Senonché, seguiti in automatico i cartelli, mi ritrovo all'ingresso della metro dentro la stazione, sbarrato.
«Guardo l'orologio: le 22,05.
«Mi dico: ci sarà un problema a questo ingresso.
«Esco su corso Vittorio, vedo già altre persone che arrivano all'ingresso della metro, guardano giù, fanno due passi indietro e tirano fuori il cellulare. Morale: alle 10 di sera la metro è già chiusa, le fermate degli autobus prese d'assalto, gli autisti (gentilissimi) trasformati in ufficio informazioni, la domanda più frequente: "Questo pullman va a Porta Susa?".
«Comunque me la cavo, arrivo a casa e per curiosità guardo sul sito: la sera di Pasqua e Pasquetta la metro di Torino chiude alle 21,25, con "Ultima partenza da Fermi alle 20,35 e da Lingotto alle 21". La metro, appena completata fino al Lingotto, nell'anno dei 150 anni di Unità....
«Buonanotte dopo Carosello. E i Torinesi, arrangiarsi.
«Per la cronaca, in questa stessa sera le metropolitane di Milano, Roma e Napoli chiudono, rispettivamente, alle 0,30, 23,30 e 23».
ENZO MEDICO

Eh, Enzo, hai ragione, che in occasione di Pasqua e Pasquetta con prevedibile arrivo di turisti l'orario sia stato accorciato fa già abbastanza ridere e anche negli altri giorni l'orario normale rende impossibile pensare di usare la metro per tornare da cena o dal cinema, ma il bello viene adesso, vedrai che la GTT risponderà spiegando che c'erano delle grandiose ragioni per scegliere la chiusura alle 21 e tutti saremo rasserenati.

Una lettrice scrive:
«Ho otto anni e faccio la terza elementare. La sera, guardando il telegiornale con i miei genitori, spesso mi spavento: troppe notizie brutte, troppi particolari raccapriccianti, soprattutto quando si raccontano gli omicidi. Poi mi viene difficile dormire da sola.
«Ne abbiamo parlato a scuola, all’istituto Faà di Bruno, con l'insegnante Veronica. E lei è stata d'accordo con noi: ci vorrebbe davvero un telegiornale junior, che dica le cose senza far paura a nessuno e che sia visibile anche da noi bambini».
BENEDETTA C.

No, Benedetta, non ci vorrebbe un telegiornale junior, al limite un telegiornale junior ci vorrebbe alle quattro del pomeriggio per darti le notizie su quel che succede nei cartoni animati, ma per quello che intendi tu non ci vorrebbe un telegiornale junior, ci vorrebbero ben altre cose, ci vorrebbe che i telegiornali fossero fatti con tutt'altra professionalità e con un occhio più all'informazione che all'audience, ci vorrebbe anche che la gente non andasse a fare i pellegrinaggi sui luoghi degli omicidi e non avesse bisogno di informazioni sempre più morbose e ci vorrebbe anche che i tuoi genitori capissero se in questo momento tu puoi guardare i telegiornali per come purtroppo sono o se invece non sei ancora pronta perché le notizie paurose non ti fanno dormire la notte. Questo ci vorrebbe. Dillo ai tuoi genitori, ah e dì loro anche un'altra cosa, che quando un bambino ha qualcosa che gli sta a cuore "scrivi a Specchio dei Tempi" non è la migliore risposta né la più educativa.

Un lettore scrive:

«Al lettore Dario Segre, che si stupisce della mancata emissione dello scontrino fiscale, sappia che, sempre in centro, in un’elegante e nota cremeria, per chi consuma al tavolo insieme alle consumazioni, avvolto in un elegante cartoncino, viene consegnato uno scontrino quasi identico a quello vero, ma assolutamente non fiscale. All'atto di pagare le consumazioni, la cassiera, sempre sorridente, le lascerà tra le mani lo stesso "falso" scontrino, dove, al fondo con caratteri microscopici, c'è scritto di richiedere la ricevuta, quella vera, alla cassa. Ma come: è il consumatore che deve "richiedere" lo scontrino anziché il titolare a dovere, per obbligo, rilasciarlo? Pensi a quanti, (anziani, turisti, distratti vari, ecc.) non leggeranno la dicitura e se ne andranno convinti dell'"onestà" del locale».
STEFANO LANZARA

Stefano, Dario, tutti, lo ribadisco, è un problema, è serio, ma cazzo, fatevi una vita, internet è un posto meraviglioso per chi ci tiene così tanto a un tema, aprite un forum, scrivetevi tra di voi tutti i posti dove non vi fanno gli scontrini e poi mandate le lettere in giro solo quando viene fuori qualche caso eclatante, quando vi picchiate coi negozianti, quando boicottate loro i registratori di cassa, qualcosa così, altrimenti tutti i giorni la stessa lettera no, davvero, basta...

28 aprile

Un lettore scrive:
«Ormai stiamo andando a fondo... L’altra sera ho guardato la finale del Grande Fratello, così, per curiosità e perché era tardi e non avevo sonno ho voluto guardare almeno la fine dell'ultima puntata ed ho visto l'ennesima cavolata: l'assessore di un paese che consegnava le chiavi della città ad un concorrente, dicendosi orgoglioso di lui e non solo l'assessore, pure i genitori orgogliosissimi del figlio..., ma orgogliosi per cosa!?
«Per essere stato seduto sul divano o stravaccato sul letto per poi passare sullo sdraio a prendere il sole o a fare quello che tutte le persone normali fanno in intimità?
«Credo che la maggior parte degli italiani per orgoglio intenda ben altro, almeno ce lo auguriamo tutti. Povera Italia ce la stiamo mettendo tutta per mandarla a picco».
DANIELE DEMARIA

Daniele, dicono tutti così, certo, l'hai guardato così, per curiosità, perché era tardi e non avevi sonno, perché si erano scaricate le pile del telecomando... avresti potuto scrivere che l'aveva guardato un tuo amico... l'unica domanda che mi pongo io è: perché? perché l'hai guardato per poi lamentartene? perché non hai cambiato canale? il telecomando e gli altri canali sono fatti apposta, un canale fa un programma, se ti piace lo guardi, se non ti piace cambi, è relativamente semplice, se non ti piace, lo guardi lo stesso e poi perdi anche del tempo a scrivere una lettera io continuo a chiedermi: perché? Detto questo credi male, la maggior parte degli italiani per orgoglio intende proprio quello e ne è anche abbastanza soddisfatta.

Una coppia di lettori scrive:

«Anche noi abbiamo prenotato, tempo addietro un viaggio in Siria dal 20 al 27 aprile e versato una caparra. Con l’approssimarsi della data di partenza e l’evolversi della situazione locale le probabilità di partire sono andate riducendosi sempre più dando luogo a discussioni, proposte alternative inadeguate ed in altra data, per finire verso metà aprile con l’annullamento del viaggio e conseguente cancellazione di tutti i voli verso quella destinazione. Ora dobbiamo pagare una pesante penale anche se non abbiamo nessuna responsabilità. E’ corretto e per quale motivo?».
CARLO E ANNAMARIA BALCET

Cari Carlo e Annamaria, la domanda sulla correttezza non capisco se sia riferita al buon senso o alla legalità, se è riferita al buon senso potremmo stare qua a parlarne per ore e ci sarebbero tanti elementi da tenere in considerazione, se invece la vostra è una domanda di ordine legale chiaramente io posso solo fare delle supposizioni, ma è verosimile che sì, sia corretto e che il motivo sia il contratto che avete firmato, poi magari non lo è e ve lo auguro, ma la risposta non ce l'ho né io né Specchio dei Tempi a cui avete scritto poiché nessuno di noi ha in mano quel contratto, chiedete a un avvocato, è probabile che la sua risposta sia più utile.

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